Uno spettacolo inedito nel castello di Valvasone
In provincia di Pordenone, in Friuli-Venezia Giulia si trova il paesino di Valvasone, un affascinante e ben conservato borgo medioevale, dove l’omonimo castello del XII secolo fa splendida mostra di sé nonostante il passare del tempo e delle battaglie che hanno caratterizzato queste terre.
Sorto su preesistenze antiche e posto strategicamente vicino al guado del fiume Tagliamento, sul tratto della via Postumia, la via consolare romana che congiungeva via terra i due principali porti romani del Nord Italia, Aquileia e Genova, è stato più volte danneggiato e ristrutturato.
Oggi appare come un palazzo rinascimentale, ormai privo dei sistemi originali difensivi, come il fossato e il ponte levatoio, di cui era invece originariamente dotato.
Nell’ala centrale del castello, un piccolo teatro all’italiana della fine del 1700, che fa parte dei teatri definiti “più piccoli al mondo” è un prezioso gioiello architettonico, attorniato da affreschi con putti e scene tratte dalla mitologia classica.
Il maniero prende vita durante varie occasioni, ma la rievocazione storica medioevale di inizio settembre segna un appuntamento imperdibile per la rappresentazione vivente di uno spaccato di vita che ferma le lancette dell’orologio nel tempo che fu.
Lo straordinario scenario del castello è stato scelto anche per il debutto in anteprima dell’inedito spettacolo della compagnia Molino Rosenkraz dal titolo ”L’ospite. E se Leonardo da Vinci avesse soggiornato in un castello del Friuli”?
Il Codice Atlantico Leonardo testimonia che agli inizi del 1500 Leonardo da Vinci fu incaricato dai Dogi Veneziani di progettare delle fortificazioni lungo le rive dell’Isonzo per contrastare le ripetute invasioni dell’esercito del Solimano.
Su questi dati si innesta l’invenzione teatrale: la drammaturgia di Fabiano Fantini e la regia di Roberto Pagura sono la garanzia di successo dello spettacolo, ma gli attori, con la loro interpretazione, hanno saputo toccare le corde di tante emozioni.
Gli spettatori, che si muovono attorno agli attori, hanno seguito un percorso drammaturgico sviluppato attraverso le diverse stanze affrescate, la cantina ed il giardino del castello, guidati lungo il percorso da due deliziose bimbe, attrici in erba.
Una esperienza davvero singolare , dal tutto esaurito, che ha permesso di intrecciare arte, storia, congetture e misteri: anche il teatro, attraverso il suo linguaggio artistico, è una egregia vetrina per conoscere luoghi e persone straordinarie che con il loro appassionato lavoro rendono speciale vivere a nord-est.
TO KNOW THE FRIULI THROUGH THE THEATRE
An unprecedented show in the castle of Valvasone
In the province of Pordenone, in Friuli-Venezia Giulia is the small village of Valvasone, a charming and well-preserved medieval village, where the castle of the same name of the twelfth century makes a splendid display of itself despite the passage of time and battles that have characterized these lands.
Built on ancient ruins and strategically located near the ford of the Tagliamento river, on the stretch of Via Postumia, the Roman consular road that connected by land the two main Roman ports of Northern Italy, Aquileia and Genoa, has been damaged and restored several times.
Today it looks like a Renaissance palace, now devoid of the original defensive systems, such as the moat and drawbridge, with which it was originally equipped.
In the central wing of the castle, a small Italian theatre from the end of 1700, which is part of the theatres defined as “the smallest in the world” is a precious architectural jewel, surrounded by frescoes with cherubs and scenes from classical mythology.
The castle comes to life on various occasions, but the medieval historical re-enactment of early September marks an unmissable appointment for the living representation of a cross-section of life that stops the hands of the clock in the time that was.
The extraordinary setting of the castle was also chosen for the preview debut of the new show of the company Molino Rosenkraz entitled “The guest. What if Leonardo da Vinci had stayed in a castle in Friuli”?
The Leonardo Codex Atlanticus testifies that in the early 1500s Leonardo da Vinci was commissioned by the Venetian Doges to design fortifications along the banks of the Isonzo to counter the repeated invasions of the Soliman army.
The theatrical invention is based on these data: Fabiano Fantini’s dramaturgy and Roberto Pagura’s direction are the guarantee of the show’s success, but the actors, with their interpretation, have been able to touch the strings of many emotions.
The spectators, who move around the actors, followed a dramaturgical path developed through the different frescoed rooms, the cellar and the garden of the castle, guided along the way by two delightful girls, actresses in grass.
A truly unique experience, from the sold out, which has allowed to intertwine art, history, conjecture and mysteries: even the theater, through its artistic language, is an excellent showcase to learn about places and extraordinary people who with their passionate work make it special to live in the northeast.
07/10/2019 alle 12:18 pm
Ogni giorno mi fai un grande piacere marina….
15/10/2019 alle 10:52 am
Grazie Ilda, ora ho incominciato a scrivere gli articoli anche in Inglese così può interessare anche ad altri olandesi..:)