Lo stupore di assistere ad eventi culturali e degustare un vino nel calore della grande famiglia Pittaro
Ai piedi della pedemontana friulana nella zona destra Tagliamento, il paesaggio è singolare perchè si vedono piantagioni di vigneti a perdita d’occhio ed appezzamenti dedicati alla coltivazione della barbatella, punteggiati da piccoli paesini rurali .
Da più di cento anni in questi terreni si coltivano le talee di vite per la produzione di uve sia da mosto che da tavolo ed ogni anno milioni di varietà di barbatelle di vite innestate, atte a produrre una ricca selezione di vitigni, vengono spedite in tutto il mondo.
Rauscedo è la capitale globale del vivaismo della vite, dove cresce il 40% del mercato mondiale delle barbatelle.
Il legame con il territorio è così forte che tantissime famiglie sono dedite all’agricoltura e vivono grazie al lavoro di tutta la filiera della vite, dalla barbatella alla bottiglia.
Un’affermata realtà friulana del mondo vitivinicolo si trova a San Martino al Tagliamento: è la Cantina Pitars.
Appartiene alla famiglia Pittaro, erede di una stirpe di vignaioli appassionati di coltivazione della vite e del vivere rurale autentico, emblema della tradizione friulana, che hanno creduto nella possibilità di proporre una viticoltura di qualità, sempre nel rispetto della natura.
Il lavoro del capostipite Romano, iniziato prima della grande guerra, proseguito da Angelo con l’apertura di una nuova cantina nel 1968, viene oggi portato avanti dal sodalizio dei 4 fratelli Loris, Bruno,Mauro, Paolo, e raggiunge oggi anche la quarta generazione.
Il brand “Pitars” in friulano sottende “fratelli Pittaro” un termine che ben caratterizza la forte identità familiare e il ferreo legame con il territorio friulano pedemontano della destra Tagliamento.
Nel tempo hanno saputo affermare e innovare l’azienda, trovando armonia tra tradizione e modernità, rendendola riconoscibile anche nel contesto extra europeo.
Nel 2007 è stata inaugurata una nuova imponente struttura in bioedilizia, circondata dai filari dei 140 ettari dei vigneti di famiglia, alimentata da fonti energetiche rinnovabili, e attrezzata con moderni strumenti di produzione, come l’attrezzatura per la spumantizzazione, sempre volti a migliorare la qualità del prodotto.
Sono stati creati anche grandi spazi conviviali atti e degustare i vini tipici del territorio più rappresentativi, ma anche eventi culturali, aziendali o privati.
Un posto perfetto per brindare a qualche evento da festeggiare.
Interrata, scopro anche la magia della silenziosa barricaia, dove i valori di umidità e temperatura vengono controllati con moderni sistemi di aerazione per garantire la miglior conservazione del vino.
In questi terreni ghiaiosi, nella zona a Denominazione di Origine Controllata delle Grave del Friuli, i vigneti Pitars promettono sapori e profumi deliziosi soprattutto con “Le Riserve” , Tureis, Brumàl, Naos, e Angelo.
Questi vini friulani provengono da terre storicamente coltivate a vite, frutto della sapienza dei contadini del posto, che integrata con i saperi odierni costituisce una realtà d’eccellenza nel tessuto socio-economico locale.
Questi risultati sono stati possibili anche grazie alla posizione strategica geografica dove è presente una originale composizione del terreno, frutto di depositi millenari di materiale calcareo-dolomitico portato a valle dalle alluvioni del fiume Tagliamento. Inoltre, la zona è protetta dalle montagne dai venti freddi provenienti da nord ed è accarezzata dalla brezza del mar Adriatico.
Nel 2019 il Vino bianco sapido e aromatico “Sauvignon Pitars” ha ricevuto il prestigioso riconoscimento come migliore d’Italia nel Concorso internazionale del Sauvignon, frutto della valorizzazione dei vigneti, della cura nella vinificazione e della promozione del territorio e questo risultato eccezionale muove ovviamente l’orgoglio friulano per la potenzialità del prestigioso terroir.
Ma i vini Pitars sono tali anche perchè entrando in cantina si sente il calore dell’accoglienza e dell’umiltà dei proprietari e dei collaboratori, come Valentino, che con disponibilità, competenza, affabilità ed empatia accoglie, consiglia e conduce quotidianamente i visitatori, come un moderno Virgilio, alla scoperta della storia, dei sapori e profumi del prezioso nettare.
Congratulazioni, e in alto i calici!
Tour in zona
Accanto all’odorato ed al gusto, merita nutrire anche la vista con una capatina al vicino Castello di Valvasone, soprattutto per gli affreschi conservati al suo interno ed il prezioso teatrino di stampo veneziano tra i più piccoli al mondo.
Più a nord, la città medioevale di Spilimbergo, dichiarata “Gioiello d’Italia, con i suoi principali monumenti di pregio come Duomo e Castello e la rinomata Scuola mosaicisti del Friuli, conosciuta in tutto il mondo.
Attraverso l’ufficio turistico della città si possono incontrare i cittadini “Accoglitori di città” che gratuitamente e con empatia accompagnano i visitatori chiacchierando di cultura e tradizioni del territorio, incontrando gli interessi artistici, sportivi, enogastronomici di ciascuno.
Non distante, i due magici borghi di Poffabro e Frisanco catturano l’attenzione soprattutto per la pregevole tipica architettura spontanea delle case e delle corti di antica tradizione e per la natura silenziosa e solitaria dei luoghi.
FROM THE GRAVE OF THE FRIULI THE BEST SAUVIGNON D’ITALIA OF 2019
The wonder of attending a cultural event and tasting a wine in the warmth of the great Pittaro’s family
On the slopes of the Friulian foothills on the right bank of the Tagliamento, the landscape is unique because you can see plantations of vineyards as far as the eye can see and plots of land dedicated to the cultivation of barbatella, dotted with small rural villages.
For more than a hundred years, vine cuttings have been grown in these lands for the production of both must and table grapes, and every year millions of grafted vine rooted varieties that produce a rich selection of vines are shipped all over the world.
Rauscedo is the global capital of vine nurseries, where 40% of the world market for rooted vine grows.
The link with the territory is so strong that many families are dedicated to agriculture and live thanks to the work of the entire chain of the vine, from the rooted cuttings to the bottle.
An established Friulian reality in the world of wine is located in San Martino al Tagliamento: it is the Pitars winery.
It belongs to the Pittaro family, heir to a lineage of winemakers who are passionate about the cultivation of the vine and authentic rural life, emblem of the Friulian tradition, who believed in the possibility of proposing a quality viticulture, always respecting nature.
The work of the founder Romano, begun before the Great War, continued by Angelo in 1968 with the opening of a new winery, is now carried out by the association of the 4 brothers Loris, Bruno, Mauro, Paolo, and also reaches the fourth generation.
The brand “Pitars” in Friulian means “Pittaro brothers” a term that well characterizes the strong family identity and the strong bond with the Friulian territory of the foothills of the right Tagliamento.
Over time they have been able to establish and innovate the company, finding harmony between tradition and modernity, making it recognizable even in the context outside Europe.
In 2007, an imposing new bio-construction structure was inaugurated, surrounded by the 140-hectare rows of family vineyards, powered by renewable energy sources and equipped with modern production tools aimed at improving the quality of the product.
Large convivial spaces have also been created to host events and taste the most representative typical wines of the territory, as well as cultural, business or private events.
A perfect place to toast to some event to celebrate.
In the basement, I also discover the magic of the silent barrique cellar, where humidity and temperature values are controlled with modern aeration systems to ensure the best preservation of the precious nectar.
In these gravelly soils, in the area of Denominazione di Origine Controllata delle Grave del Friuli, the Pitars vineyards promise delicious flavours and aromas, especially with “Le Riserve”. Tureis, Brumàl, Naos, and Angelo.
These Friulian wines come from lands historically cultivated with vines, the result of the wisdom of local farmers, which integrated with the knowledge of today was a reality of excellence in the local socio-economic fabric.
These results were also possible thanks to the strategic geographical position where there is an original composition of the soil, the result of thousands of years of deposits of limestone-dolomite material brought downstream by the floods of the river Tagliamento. In addition, the area is protected from the mountains by cold winds from the north and is caressed by the breeze of the Adriatic Sea.
In 2019 the savoury and aromatic white wine “Sauvignon Pitars” received the prestigious recognition as the best in Italy in the International Sauvignon Competition, the result of the enhancement of vineyards, care in the vinification and promotion of the territory and this exceptional result obviously moves the Friulian pride in the potential of the prestigious terroir.
But the Pitars wines are such because entering the cellar you feel the warmth of welcome and humility of the owners, but also because Valentino, with availability, competence, friendliness and empathy welcomes and leads visitors daily, like a modern Virgil, to discover the history, flavors and aromas of the precious nectar.
Congratulations, and above the glasses! Cheers!
Tours in the area
Alongside the smell and taste, the view is also worth a visit to the nearby Castle of Valvasone, especially for the frescoes preserved inside and the precious Venetian-style theater among the smallest in the world.
Further north, the medieval town of Spilimbergo, declared “Jewel of Italy, with its main monuments of value such as the Cathedral and Castle and the renowned Friulian School of Mosaics, known throughout the world.
Through the tourist office of the city you can meet the citizens “Greeters” who free of charge and with empathy accompany visitors chatting about culture and traditions of the area, respecting the artistic, sporting, food and wine of each.
Not far away, the two magical villages of Poffabro and Frisanco capture the attention especially for the valuable spontaneous architecture of the houses and courts of ancient tradition and for the silent and solitary nature of the places.
15/11/2019 alle 3:23 pm
Great article Marina! Hope to continue to share your insights on our Famee Furlane Toronto page. We get a lot of good response from our members and others.
15/11/2019 alle 6:06 pm
Thank you very much for your encouragement and appreciation. I will do so with great pleasure. Mandi mandi!!!
04/11/2020 alle 11:59 am
Hello Laurett, to read my stories about Friuli-Venezia Giulia you can follow my Blog “Il mondo di MarinaSpili” this is the link
https://panandgaban509255245.wordpress.com/