Da Spilimbergo alle isole lagunari venete

Partire è lasciare il porto sicuro e andare.

Ho pedalato senza prestabilire un punto di arrivo certo e senza tabelle di marcia o tempi da rispettare, con l’obiettivo di viaggiare lentamente, rispettando il mio ritmo e facendo si che la meta sia la strada stessa.

L’appoggio di un Van che permette di pernottare ovunque e che a giorni alterni ho guidato insieme al mio compagno d’ avventura è stata la soluzione adottata per rispettare la piena libertà e il privilegio di godere del riposo necessario.

Alla fine, dopo circa 1400 Km e n.10 tappe siamo arrivati a S. Maria di Leuca, “de finibus terrae” a dimostrazione che pedalata dopo pedalata si può andare lontano divertendosi.

Mettersi in strada a cavallo di una bici riserva ogni giorno il dono di qualcosa che non si ha mai conosciuto o visto e questa volta la gioia di ciò, ho provato a perpetuarla per più giorni consecutivi.

La partenza è in Friuli, perciò una buona occasione per sperimentare questa tappa come piacevole gita fuori porta durante un fine settimana o ispirazione per collegarsi alla ciclovia Alpe Adria.

Il filo conduttore dell’intero viaggio è la ciclovia Adriatica che da nord arriva a sud d’Italia costeggiando il mar Adriatico.

La partenza da Spilimbergo nel cuore del Friuli, consente di beneficiare del tracciato della rete ciclabile italiana “Bicitalia” e di quella europea “Eurovelo”.

Tra piccoli borghi antichi e strade di campagna si incontrano Valvasone, San Vito al Tagliamento, Savorgnano, Gruaro, Cintello, Portovecchio e Portogruaro, luoghi degni di sosta e ricchi di storia.

La ciclovia si sovrappone all’ antica “Romea Strata” molto ben segnalata, fino a Concordia Sagittaria (l’ importante centro romano Julia Concordia).

Lungo il tragitto diverse chiesette e xenodochi, che un tempo fungevano da ricovero per i pellegrini e mercanti in cammino, attirano la mia attenzione e penso al perpetuarsi del corso e ricorso storico dell’ incedere delle genti su queste direttrici.

Una breve deviazione per visitare l’Abbazia di Summaga del XI-XIII sec. mi regala alcune chiacchiere con le pie donne che custodiscono la chiesa e un piacevole punto di sosta contro la calura pomeridiana estiva.

A Sindacale si incontra il tragitto ufficiale della lunga Ciclabile Adrialtica, che parte da Trieste ed arriva a S. Maria di Leuca tracciato quasi interamente attraverso ciclabili, strade secondarie o provinciali.

Qualche chilometro prima, provvidenziale è l’incontro del Panificio Cavanella dove si può gustare una fetta di torta “Diplomatica” da urlo.

Procedo attraversando il Bosco delle Lame, tra canali e canneti, su strada sterrata che mi porta a La Salute di Livenza, dove si trova il ponte per attraversare l’omonimo fiume e imboccare la ciclabile che corre sull’argine.

Notevole la navigazione da diporto che va e viene dal mare.

Inevitabile il ricordo dei tanti racconti delle donne friulane della pedemontana che si recavano a piedi sin qui per vendere la frutta ed i prodotti di montagna e ritornare a casa con il mais indispensabile per la quotidiana polenta.

La tabellazione è chiara e il percorso piacevolmente sviluppato lontano dalle vie trafficate.

Raggiungo Caorle passando per Marango e S.Gaetano, lungo strade diritte che sembrano tracciate con il righello e costeggiando canali che solcano la palude bonificata; provvidenziale l’ acqua di risorgiva a bordo strada con cui spesso ci si può rinfrescare: il forte odore di zolfo non è un deterrente quando il caldo è torrido.

A bordo strada incontro diversi punti vendita di ortaggi, frutta angurie e meloni a Km.0 che assicurano piacevoli soste e rifornimento d’energia.

La calura del sol leone d’agosto suggerisce un breve riposo nei pressi della Ciclostazione, sotto l’ombra della pineta di Ca’ Corniani, pochi Km prima di Caorle: una vecchia cantina degli anni ’70 che è stata trasformata in uno spazio funzionale ideale per ciclisti.

Caorle, Eaclea Mare e Cortellazzo, tutti luoghi di spiaggia e turistici, sono uniti da una piacevole pista ciclabile, a tratti ombreggiata e i piacevolissimi gelati son sempre disponibili. D’obbligo una sbirciata nella cattedrale di Caorle al maestoso affresco di S.Cristoforo del XV sec. , protettore dei viaggiatori.

Si segue la strada lungo l’argine destro del canale che porta a Jesolo e quindi per ciclabile si arriva a Jesolo Lido.

Ho vissuto qui due anni della mia adolescenza e il cuore ha nuovamente palpitato mentre sosto sotto la finestra della mia cameretta. Quanto tempo è passato …

La lunga via dei negozi piacevolmente ombreggiata dai pini che da piazza Drago arriva a piazza Nember ora è completamente dedicata al passeggio, alle biciclette e al traffico autorizzato. E’ un piacere pedalare!

Sempre attaverso una bella ciclabile si percorrere la lunga penisola del Cavallino che conduce a Punta Sabbioni dove si trovano gli imbarchi per le isole venete.

Un primo traghetto conduce all’isola di Lido di Venezia, percorribile in tutta la sua lunghezza di circa 11 Km, fino a raggiungere l’ imbarco Alberoni.

Da qui con un altro traghetto si approda all’ isola di Pellestrina dove si pedala per altri 9 km. fino alla parte opposta dell’isola, fino a quando si raggiunge il cimitero e il prossimo punto d’imbarco al traghetto per Chioggia, che parte ogni ora.

Anche in laguna la bella “Ciclovia delle isole di Venezia” regala soddisfazione.

A fine giornata al porto mi aspetta il van “Furgo” per un sonno profondo.

L’indomani la corsa prosegue attraverso il Veneto, l’Emilia Romagna, le Marche, l’Abruzzo , il Molise e la Puglia.

Per l’ intero tracciato GPS del percorso o altre info contattatemi senza esitazione, sarà un piacere condividere l’intera esperienza.

Se vuoi vivere in 10 minuti l’intero tragitto clicca qui sotto:


Cycling from north to south Italy along the Adriatic Cycle Route

From Spilimbergo to the Venetian lagoon islands

Leaving is leaving the safe harbour and going.

I pedalled without setting any arrival point and without schedules or timing to be respected. The only aim was travelling slowly, respecting my pace and making the destination the road itself.

The support of a Van that allows you to spend the night anywhere and that every other day I drove with my companion was the solution adopted to respect the full freedom and the privilege of enjoying the needed rest.

In the end,  we reached S. Maria di Leuca in 10 stages, after about 1400 km.   Ride after ride you can go far away having fun.

Riding a bike on the road reserves every day the gift of something you have never known or seen and this time I tried to perpetuate the joy of it for several consecutive days.

The start is in Friuli, so a good opportunity to experience this stage also as a pleasant trip out of town for a weekend.

The common thread of the entire trip is the Adriatic cycle route that, from the north, reaches the south of Italy along the Adriatic Sea.

The departure from Spilimbergo in the heart of Friuli, allows you to take advantage of the route of the Italian bicycle network “Bicitalia” and the European one “Eurovelo” .

Between small ancient villages and country roads you will find Valvasone, San Vito al Tagliamento, Savorgnano, Gruaro, Cintello, Portovecchio and Portogruaro, places worth a stop and rich in history. The cycle route overlaps the ancient “Romea Strata” very well marked, up to Concordia Sagittaria (the important Roman centre Julia Concordia).

Along the way, several small churches and xenodochi, which once served as shelter for pilgrims and merchants on the way, attract my attention and I think of the perpetuation of the course and historical recourse of the people on these routes.

A short detour to visit the Parish of Summaga of the XI-XIII sec. gives me the opportunity of a chat with the pious women who guard the church and a pleasant stop against the summer afternoon heat.

At Sindacale you will find the official route of the long Adrialtica Cycle Route that starts from Trieste and arrives at S. Maria di Leuca, almost entirely traced through cycle paths, secondary or provincial roads.

A few kilometres before, the discovery of Cavanella Bakery is providential as you can enjoy a slice of sweet “Diplomatica” cake.

I proceed through Bosco delle Lame, among canals and reeds, on a dirt road that leads me to La Salute di Livenza.   Here is the bridge to cross the river of the same name and you take the bike path that runs along the embankment. There is a remarkable amount of pleasure navigation that comes and goes from the sea.

Inevitable is the memory of the many tales of the Friulian women from the foothills who used to walk here to sell fruit and mountain products and return home with the corn which was essential for the daily polenta.

The table is clear and the route is pleasantly developed away from the busy roads.

I reach Caorle passing through Marango and S.Gaetano, along straight paths that seem to be traced with a ruler and along canals that cross the reclaimed marsh.  The resurgence water on the roadside is providential as it helps you cool off: the strong smell of sulphur is not a deterrent when the heat is so torrid.

On the roadside I meet several outlets selling locally grown vegetables, fruit watermelons and melons that ensure pleasant stops and energy supply.

The heat of the sun in August suggests a short rest near the Ciclostazione, surrounded by the shade of the pinewood of Ca’ Corniani, a few kilometres before Caorle: an old cellar from the 70s that has been transformed into a functional space perfect for cyclists.

Caorle, Eaclea Marina and Cortellazzo, touristic coastal towns, are linked by a pleasant bike path, which is sometimes shaded. Delicious ice cream is always available. A peek in the cathedral of Caorle at the majestic fresco of St. Christopher of the fifteenth century is a must. protector of travelers.

Follow the road along the right bank of the canal that leads to Jesolo and then head to Jesolo Lido.

I lived here two years of my adolescence and my heart beat again while I stopped under the window of my bedroom. How long it has been…

The long shopping street is comfortably shaded by pine trees that leads from Piazza Drago to Piazza Nember and it is now completely dedicated to walking, bicycles and authorized traffic. It’s a pleasure to pedal around!

Along a nice bike path you can ride down the peninsula of Cavallino that leads to Punta Sabbioni where you will find the piers to the Venetian islands.

A first ferry leads to the island of Lido di Venezia, which can be covered in all its about 11 km length, until you reach Alberoni pier.

From here, if you take another ferry you reach the island of Pellestrina: pedal for another 9 km. to the opposite side of the island, where you will find the cemetery and the next boarding point to the ferry to Chioggia that leaves every hour.

This beautiful “Cycle path of the islands of Venice” gives satisfaction also in the lagoon.

At the end of the day, at the port, our van “Furgo” is waiting for me as I need a deep sleep.

The next day the trip continues through Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise and Puglia.

For the entire GPS track of the route or other info contact me without hesitation, it will be a pleasure to share the entire experience.

If you want to experience the entire route in a 10 minutes tour click below:

(English translation by Marta De Rosa)