Il mosaico materia per nuove esperienze
L’arte musiva di Spilimbergo è una delle eccellenze italiane che è nata da una tradizione artigianale locale, ma è riuscita a diffondere questa idea di bellezza, preziosità e unicità in tutto il mondo.
Il Teatro dell’ Opera a Parigi, la stazione della metropolitana Temporary Word Trade Center-Ground Zero- a New York, il ciclo musivo del Foro Italico a Roma (10.000 mq), il Santuario di Lourdes, la chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme sono solo alcuni esempi dove si può ammirare l’estro artistico e la bravura dei mosaicisti friulani.
Alla Scuola mosaicisti del Friuli, istituita nel 1922, “custode di antichi saperi, fucina di nuove esperienze”, ogni anno giungono studenti provenienti da tutti i Continenti per imparare, durante un percorso triennale, questa arte eterna che ci è stata consegnata dalla storia.
Al passo con i tempi oggi spazia e si confronta con vari settori dall’architettura al design, dall’arte contemporanea al restauro.
Grazie a questo mestiere nel territorio locale sono nati una cinquantina tra laboratori artigianali/artistici e aziende di professionisti che lavorano sia direttamente con la creazione di opere d’arte musiva sia su commissione, in seguito alla vincita di grossi appalti.
Alcuni hanno fatto bella mostra di sé con le loro opere in occasione di “MosArt” 2019 , il festival curato da Silvana Annichiarico per 11 anni direttrice del Triennale Design Museum, partecipando all’esposizione collettiva intitolata “Polifonia” presso Palazzo di Sopra, sede degli uffici comunali della città.
Una realtà singolare e unica del suo genere della zona è l’azienda di Mario Donà, proveniente da Murano e presente in città dal 1991 che produce smalti sotto forma di piastre dette “pizze” che vengono utilizzate dai musivari; commercializza circa n.2500 colori in sfumature diverse e ogni giorno sperimenta e crea colori nuovi per contribuire alla realizzazione di opere con nuova luce e nuova magia. Gli smalti sono sinterizzati attraverso un nuovo processo di produzione ecosostenibile che rispetta l’ambiente non rilasciando emissioni nell’atmosfera e utilizzando il vetro riciclato. La ricetta per la creazione dei colori Pantone è segreta e viene tramandata di generazione in generazione.
In città inoltre, l’Atelier di Dagmar offre l’ opportunità di avvicinarsi all’apprendimento della tecnica musiva in forma hobbistica, perchè propone sia brevi corsi estivi sia corsi settimanali, sia pomeriggi “a tema”, rivolti a tutti. Su richiesta è disponibile anche a spostarsi all’estero.
Lei è un’artista che ha frequentato negli anni 1986-’89 la Scuola mosaicisti del Friuli con la quale oggi collabora insegnando nelle classi dei corsi intensivi estivi. E’ una donna eclettica, minuta, dallo sguardo inizialmente timido e dall’approccio riservato, ma le sue parole celano notevole forza interiore e consapevolezza del proprio valore.
Originaria di Ulm, sin da giovane età dimostra attitudini manuali e cresce a contatto della natura, sua continua fonte d’ispirazione. Contemporaneamente al mosaico si interessa a differenti materiali, curiosa di apprendere l’arte della cesteria, impagliatura, feltro, maglia…Durante la frequenza di un corso di restauro di mosaici incontra il maestro della scuola di Ravenna, Marco De Luca, che la “illumina” sull’utilizzo della malta, perchè lavorabile come la terracotta, così che questo materiale tradizionalmente usato a supporto per le tessere, assume nella sua cifra stilistica una funzione dominante.
Poi Cupido entra nella sua vita, così si ferma a vivere e a lavorare a Spilimbergo.
Nel 1990 apre un atelier dove materia, forma e colore prendono forma in modo originale e le sue creazioni diventano ben presto riconoscibili per la sua capacità di valorizzare le venature e le imperfezioni dei materiali, che tradizionalmente vengono scartati, facendoli invece diventare Bellezza.
Animo creativo, ma dal pensiero divergente, non si ferma al mosaico tradizionale che riproduce e interpreta, ma sperimenta e crea autonomamente, abbandonando le basi metodologiche del bozzetto e della raffigurazione, per scoprire infinite possibilità di trasformazione della materia prima, con commistione di materiali e forme. La sua delicata interpretazione dell’armonia tra pieno e vuoto, crea l’opera.
Sceglie di non dedicarsi ai grandi lavori su commissione, ma come un’ape operaia incomincia a realizzare piccoli manufatti, facilmente trasportabili, dai prezzi accessibili, con uno sguardo privilegiato ai piccoli particolari delle suggestioni di Klimt, con malta e oro spesso abbinati. La Bellezza delle sue realizzazioni sacrifica il realismo fotografico, ma riesce ad esprimere concetti e a trasmettere emozioni.
Con spirito lungimirante ed imprenditoriale, commercializza un “Mosaic-box” (kit per realizzare un piccolo mosaico) e interpreta in arte musiva oggetti-regalo dal gusto moderno, leggero, che ben si adattano a omaggi, sia per circostanze importanti, sia per veicolare in forma familiare l’ arte del mosaico.
Dagmar inoltre, sa magistralmente consigliare, interpretare e dar forma alle idee dei committenti che desiderano realizzare opere personali ex novo, rivelando forme espressive dal grande fascino e dal sicuro impatto emotivo.
Sua è una delle opere musive, donate gratuitamente alla città, che adornano i tigli di viale Barbacane.
Lungo il viale alberato diversi mosaicisti del mandamento hanno liberamente interpretato il fiume Tagliamento in forma “land art” , luogo simbolo da cui è incominciata tutta la storia del mosaico di Spilimbergo e che l’ha reso così famoso in tutto il mondo.
Sono davvero orgogliosa e grata per tanta bellezza che quotidianamente riluce in vari luoghi della mia città.
MADE IN SPILIMBERGO
The mosaic is the material for new experiences
The mosaic art of Spilimbergo is one of the Italian excellence that was born from a local craft tradition, but has managed to spread this idea of beauty, preciousness and uniqueness throughout the world.
The Opera House in Paris, the Temporary Word Trade Center-Ground Zero-underground station in New York, the mosaic cycle of the Foro Italico in Rome (10,000 square meters), the Sanctuary of Lourdes, the Church of the Holy Sepulcher in Jerusalem are just a few examples where you can admire the artistic inspiration and skill of mosaicists from Friuli.
Every year students from all over the world come to the Friuli Mosaic School, established in 1922, “guardian of ancient knowledge, forge of new experiences”, to learn, during a three-year course, this eternal art that has been handed down to us by history.
In step with the times, today it ranges and confronts itself with various sectors from architecture to design, from contemporary art to restoration.
thanks to this trade in the local area were born fifty or so craft/artistic workshops and companies of professionals who work both directly with the creation of works of mosaic art and on commission, following the winning of large contracts.
Some have made a fine show of themselves with their works on the occasion of “MosArt” 2019 , the festival curated by Silvana Annichiarico for 11 years director of the Triennale Design Museum, participating in the collective exhibition entitled “Polyphony” at Palazzo di Sopra, home of the city’s municipal offices.
A unique and unique reality of its kind in the area is the company of Mario Donà, from Murano and present in the city since 1991, which produces glazes in the form of plates called “pizzas” that are used by musivari, markets about n.2500 colors in different shades and every day experiments and creates new colors to help create works with new light and new magic. The glazes are sintered through a new eco-sustainable production process that respects the environment by not releasing emissions into the atmosphere and using recycled glass. The recipe for the creation of Pantone colours is secret and is handed down from generation to generation.
In the city, the Atelier of Dagmar also offers the opportunity to get closer to learning the mosaic technique in the form of hobbies, because it offers both short summer courses and weekly courses, both afternoons “theme”, aimed at everyone. On request it is also available to move abroad.
She is an artist who attended in the years 1986-’89 the Scuola mosaicisti del Friuli with whom she collaborates today teaching in the classes of the summer intensive courses. She is an eclectic, minute woman, with an initially shy look and a reserved approach, but her words conceal considerable inner strength and awareness of her own value.
Originally from Ulm, from a young age she showed manual attitudes and grew up in contact with nature, her constant source of inspiration. At the same time as the mosaic she was interested in different materials, curious to learn the art of basketry, straw, felt, knitting … During a course of restoration of mosaics she met the master of the school of Ravenna, Marco De Luca, who “enlightens” her on the use of mortar, because it can be worked like terracotta, so that this material traditionally used as a support for tiles, assumes a dominant function in its stylistic code.
Then Cupid enters his life, so he stops to live and work in Spilimbergo.
In 1990 he opened an atelier where material, shape and colour take on an original form and his creations soon became recognizable for his ability to enhance the veins and imperfections of the materials, which are traditionally discarded, making them instead become Beauty.
Creative spirit, but with divergent thoughts, does not stop at the traditional mosaic that reproduces and interprets, but experiments and creates autonomously, abandoning the methodological basis of the sketch and representation, to discover infinite possibilities of transformation of the raw material, with a mixture of materials and forms. His delicate interpretation of the harmony between full and empty creates the work.
She chooses not to devote herself to large works on commission, but like a worker bee she begins to make small, easily transportable artefacts with affordable prices, with a privileged look at the small details of Klimt’s suggestions, with mortar and gold often combined. The beauty of his creations sacrifices photographic realism, but is able to express concepts and convey emotions.
With a far-sighted and entrepreneurial spirit, it markets a “Mosaic-box” (kit for making a small mosaic) and interprets in mosaic art gift objects with a modern, light taste, which are well suited to gifts, both for important circumstances, and to convey in a family form the art of mosaic.
Dagmar also knows how to masterfully advise, interpret and give shape to the ideas of clients who wish to create personal works from scratch, revealing expressive forms of great charm and sure emotional impact.
Her is one of the mosaic works, donated free of charge to the city, which adorn the linden trees of Viale Barbacane.
Along the tree-lined avenue, several mosaicists from the area have freely interpreted the Tagliamento river in the form of “land art”. a symbolic place from which the whole history of the Spilimbergo mosaic began and which made it so famous all over the world.
I am really proud and grateful for so much beauty that shines daily in various places of my city.
05/10/2019 alle 10:07 am
Ottimo articolo
15/10/2019 alle 10:54 am
Troppo carina…:)