Il fiume Tagliamento protagonista di un pomeriggio dedicato al benessere e ad una nobile causa
E come ogni anno arriva settembre che per me rappresenta una sorta d’ inizio anno nuovo, quasi fosse un Capodanno con i tipici buoni propositi per il futuro, frutto probabilmente delle emozioni vissute ad ogni principio d’anno scolastico. Ne consegue che fanno capolino gli obiettivi per stilare liste del “to do” come d’obbligo per ogni nuovo progetto. Giunti a fine estate mi riprometto perciò di ripetere anche a luglio del prossimo 2020 l’esperienza “Try Claps”:
si tratta di una marcia non competitiva, a passo libero, su un percorso a scelta di 9Km o 18 KM, organizzata dalla sezione di Spilimbergo dell’Associazione Friulana Donatori di Sangue (AFDS) il sabato pomeriggio di una sera dei primi di luglio, con il patrocinio del Comune di Spilimbergo e la collaborazione del CAI (Club Alpino Italiano).
Il percorso si svolge completamente sul greto del fiume Tagliamento, il più importante del Friuli-Venezia Giulia ritenuto un ecosistema estremamente prezioso ed interessante essendo considerato l’ultimo corridoio fluviale morfologicamente intatto dell’intero arco Alpino e uno dei pochi dell’Europa che presenta una forma a canali intrecciati, con carattere torrentizio. Per queste caratteristiche viene spesso chiamato “il re dei fiumi alpini”.
Questo fiume ha rappresentato da sempre una notevole fonte di ricchezza per Spilimbergo, perchè proprio a ridosso del Borgo vecchio giunge la strada maestra per il guado e di conseguenza sia il servizio di sàndalo (una barca a fondo piatto tipica della laguna veneta) agganciata ad una catena per il passaggio all’altra riva, sia il pagamento del dazio sui commerci che di qui erano obbligati a transitare, (come pure gli eserciti), hanno contribuito alla fortuna dell’antico Borgo.
Il ponte di Dignano è un manufatto completato nel 1923.
Il greto del Tagliamento ha sempre rappresentato uno scrigno d’oro anche per la raccolta dei suoi sassi (opportunamente spaccati con una speciale martellina) da parte di coloro che li impiegano per creare i famosi mosaici e per i quali la locale Scuola di Mosaico è conosciuta in tutto il mondo.
Per gli spilimberghesi questo fiume è anche luogo ideale per le quotidiane uscite di allenamento sportivo in quanto parte di un circuito ideale cittadino di complessivi 22 KM che partendo dalla strada sterrata a ridosso del locale Istituto di formazione superiore e procedendo verso Nord porta sino all’abitato di Pinzano al Tagliamento; lungo il percorso c’è la scelta ( in corrispondenza del proprio allenamento, mezzi o tempo a disposizione) di varie “vie di fuga” che risalgono l’argine naturale delle collinette dette “muculis” verso la salita al Castello di Spilimbergo l’abitato di Baseglia, o Gaio, o Valeriano (con le loro chiesette ricche d’arte).
Il ritorno al punto di partenza avviene, volendo, su strada asfaltata non trafficata, posta sulla riva destra del fiume, sopra l’argine: chi in mountain-bike, chi di corsa, chi camminando, chi in passeggiata con il cane, chi con rollerblade, chi con skiroll, talvolta a cavallo, anche qualche anziano aiutato dal deambulatore: insomma una vera palestra a cielo aperto!
Lo sguardo a nord incrocia immediatamente il profilo del monte Pala, con la sua gobba da mulo, il monte Rossa con la criniera di un dinosauro e il monte Verzegnis con la sua netta immagine di una piramide; verso est si staglia l’anfiteatro delle alpi Giulie e nelle giornate limpide lo sguardo raggiunge il carso Sloveno e la vista del monte Nero, con il suo inconfondibile “scivolo”, spesso innevato sino a primavera inoltrata.
In sintesi, muoversi nella natura, un appagamento per gli occhi e la quiete della mente.
Sino a 15 minuti prima della partenza il percorso della marcia Try Claps è sconosciuto, ma poi, affidandosi alla vista di alcuni palloni aerostatici colorati, in cielo, che indicano la traccia da seguire, ci si inoltra sul greto del fiume tra i salici e i pioppi, compiendo anche vari attraversamenti di guadi, alcuni con acqua alta anche sino all’inguine.
L’eccellente organizzazione assicura ovunque punti di ristoro e protezioni di sicurezza nei punti più impervi, così che il percorso diventa ovunque coinvolgente, divertente e chiassoso, nonostante la fatica della corsa. Non si bada ad essere fradici o doloranti, perchè si sente l’atmosfera non competitiva che rende l’esperienza una bella occasione di socializzazione.
Quest’anno eravamo circa un centinaio di iscritti, agghindati in tenute sportive multicolori, molti professionisti appartenenti a società sportive, ma anche tanti appassionati del movimento e dell’aria aperta, oltre che partecipanti all’iniziativa per la nobile causa della donazione del sangue. Siamo partiti dal “belvedere” di Palazzo di Sopra e attraverso i gradoni della collina di Palazzo di Sopra, coltivati a ulivi, abbiamo preso direzione sud, verso il ponte di Dignano, per poi risalire verso quello di Pinzano al Tagliamento e ritorno.
Ho scelto il percorso più lungo e l’ho percorso entro il tempo massimo stabilito (4 ore) con la pioggia che scendeva a dirotto durante gli ultimi chilometri e “stringendo i denti per non mollare”; all’arrivo ho ricevuto una spilla pensata a ricordo della manifestazione, ma per me ha il significato di una medaglia personale per un’emozione che vale la pena di vivere alla faccia della pigrizia!
La festa con i tuffi nella grande vasca a idromassaggio sapientemente collocata all’arrivo dallo sponsor “Albatros” per i partecipanti inevitabilmente zuppi, il baracchino della birra alla spina e la cucina da campo dei volontari dell’associazione che hanno saputo rifocillarci adeguatamente hanno concluso la giornata; mi rimarrà impresso un ricordo indelebile: il sapore delle patatine fritte e delle costine di agnello alla griglia azzannate a fine corsa. Era vera fame, alla faccia della dieta. Grazie Try Claps, al prossimo luglio!
Photo credits: https://www.facebook.com/afds.spilimbergo/
25/09/2019 alle 8:42 am
Complimenti 6 veramente una scritttice. A presto Terry
15/10/2019 alle 11:03 am
Grazie Terry, le tue parole mi fanno un pò paura, ma la paura significa che sto facendo qualcosa che richiede coraggio…;)