(Per questo percorso di circa 65 km. consiglio di munirsi di borse laterali o zainetto perchè difficilmente si ritorna a casa a mani vuote).

Ad ovest di Spilimbergo, nell’alta pianura friulana occidentale, nel punto di confluenza dove le acque dei torrenti Cellina e Meduna sprofondano nella falda acquifera, una prateria magra e sassosa riconosciuta come “ parco naturale dei Magredi” incontra il profilo montuoso del Piancavallo e delle Dolomiti friulane e rivela l’ambiente giusto per la biciclettata di un giorno in silenzio e solitudine.

Direzione Rauscedo lungo i Magredi friulani

D’estate l’ombra della vegetazione è rara e d’inverno il tagliente vento di bora proveniente da est sibila senza ostacoli in questi aridi prati, simili all’ immensa puszta ungherese.

Le disconnesse strade di ciottoli bianchi, con gli immancabili guadi trabocchetto lungo il greto, creano un percorso perfetto anche per la spettacolare gara di rally fuoristrada “Italian Baja”.

Nel territorio circostante prati stabili, campi coltivati a kiwi, mele, pesche, vigneti, colture di patata, asparago, barbatelle e pioppeti crescono rigogliosi grazie alla ricchezza d’acqua di questo territorio, e strade secondarie consentono la pedalata rilassata, perfetta per far volar via tutti i pensieri.

Potatura delle viti – Castions di Zoppola

Lenta scorre la vita dei piccoli paesini rurali, profumati di terra che sorgono inanellati lungo la linea delle risorgive, con l’immancabile fontana pubblica che aspetta la sosta e la ricarica della borraccia dei ciclisti di passaggio, ma anche le chiacchiere degli abitanti che qui si ritrovano.

Fontana a Domanins

Facile è la coesistenza con il traffico locale e spesso sono carri o trattori a ricordare che stiamo percorrendo una strada provinciale.

Se si cercano le strade minori, il Friuli è un paradiso anche per il ciclismo di strada.

A ridosso della piana alluvionale, uno spuntino alla Cantina “I Magredi” offre la giusta carica per arrivare fino a Castions di Zoppola, dove ha sede la più antica distilleria del Friuli-Venezia Giulia: la“Distilleria Pagura.

Cantina “I Magredi” – Domanins

La sosta al laboratorio di ceramica “Fantasie a mano” regala un’esperienza creativa che trasporta nel magico mondo della fantasia e dona alle gambe un po’ di riposo.

Un fontanile davanti all’entrata è perfetto per rinfrescarsi e svariati stampi di metallo a forma di cuore, appesi ai rami degli alberi, comunicano che l’aria è densa d’amore.

Esterno del Laboratorio “Fantasie A Mano” – Castions di Zoppola

Una nota curiosa: in questo Comune ogni abitazione ha il suo pozzo artesiano per l’acqua e non esiste l’acquedotto comunale.

Nel laboratorio un’ampia e variegata esposizione di oggettini rende difficile la scelta di un acquisto, ma è inevitabile uscire con un carico prezioso, utile per ogni ricorrenza da festeggiare.

Ceramiche di “Fantasie a Mano” – Castions di Zoppola

E’ entusiasmante la passione che Anna Maria sa imprimere alle sue creazioni, tanto che sale spontaneo il desiderio di iscriversi ai suoi corsi.

I pennelli ed i colori sono stati fidati compagni sin dall’infanzia e come una taumaturga trasforma la bellezza in oggetti di ceramica decorati a mano, uno ad uno.

Alla scuola di Faenza impara a dare forma, oltre che colore, alle sue creazioni che si connotano per le minuscole dimensioni ed i colori delicati, piena espressione del suo animo gentile.

Ceramiche di “Fantasie A Mano”

E’ una “benedizione” ascoltarla, perchè sa trasmette l’emozione gioiosa di chi pratica quest’arte antica con estrema pazienza e passione.

Non c’è giudizio mentre lavori, ma solo incoraggiamento all’abitudine a guardare le cose che non si vedono e l’ invito ad ascoltarsi.

“L’essenziale è invisibile agli occhi” – Ceramica Laboratorio “Fantasie A Mano”

Ti insegna ad affondare le mani nell’argilla per cercare una forma, con la consapevolezza delle emozioni e la conoscenza di sé, per non riprodurre copie sterili, ma solo espressioni del proprio io.

L’amorfo pane d’argilla è vivo e aspetta che il demiurgo presente in tutti noi trasformi la materia in anima.

Con un filo in acciaio armonico si taglia la quantità desiderata d’argilla e sono le mani che impastano, riscaldano e sbattono con vigore, fino a renderla malleabile.

Ceramica di “Fantasie A Mano”

Solo allora, con un grande matterello, si prepara la sfoglia dove verrà impresso il rilievo e la forma.

In questo lavoro non è contemplata la fretta, perchè anche la semplice asciugatura all’aria degli oggetti è lenta e rispetta il guizzo della meteorologia per garantire la “durezza cuoio” finale.

“Love my family” – Ceramica laboratorio “Fantasie A Mano”

L’azione di spugnatura permette di addolcire e smussare le sbavature del lavoro, poi si inforna, dove è lo spessore della creazione più grande che detta la curva del tempo di cottura.

E’ nuovamente il rispetto del tempo, necessario affinchè nessuna molecola d’acqua rimanga imbrigliata nella materia che imprime l’ apprendimento del valore della lentezza: in media 24 ore fino al completo raffreddamento.

Le mani che distribuiscono col pennello i colori della sottocristallina e della cristallina sulla forma creata trasmettono lo stato d’animo del momento all’oggetto, che prende definitivamente vita dopo una seconda cottura.

Applicazione della sottocristallina

Scoprire l’antica via di conoscenza, dal forte significato simbolico-archetipale, espressa attraverso i quattro elementi naturali, Acqua, Terra, Fuoco e Aria che si manifesta attraverso il dialogo di una persona con la ceramica e il senso di libertà che si prova pedalando sono una esperienza tutta da vivere.

Da questa esperienza riscontro una certa sintonia di entrambe verso le troppe idee da realizzare in una vita sola!

Sulla via del ritorno il vento fischia tra le cime degli alberi come a ricordare lo spirito di Harry Bertoia attraverso la sua “Diamond-chiair” che troneggia nella piazzetta del piccolo paesino di S.Lorenzo.

Scultura in memoria di Harry Bertoia – S.Lorenzo

Poco distante l’antico borgo storico di Valvasone è un ottimo spunto per le curiosità storiche; una chicca lo spettacolare teatrino settecentesco in Castello, uno dei più minuscoli d’Italia.

Ciclovia FVG6 – S.Martino al Tagliamento

La gamba gira leggera e un senso generale di benessere e soddisfazione, per tante sollecitazioni, motiva a raggiungere le colline di Castelnovo del Friuli, “paese della ceramica”, dove la Raccolta Archeologica di Villa Sulis catapulta indietro nel tempo ai manufatti ceramici, databili tra la metà e la fine del XVI secolo.

Il collinare “paese labirinto” è costituito prevalentemente da arenarie, marne ed argille e tra i sassi ed i corsi d’acqua della località Crùz si possono ancora rinvenire pezzi di stoviglie e tracce dell’antica fornace, oltre che trovare in natura il prezioso sedimento.

Paludea di Castelnovo del Friuli

I Savorgnàn, possessori del feudo durante la dominazione veneta, controllavano le attività produttive e lo smercio di questa ceramica che veniva utilizzata per accompagnare le derrate alimentari, lungo le vicine vie storiche dei transiti mercantili.

Argilla in natura a Castelnovo del Friuli

Ai piedi della limitrofa chiesa di Borc, edificata sui resti di un castello medioevale che sorge sulla sommità del colle che domina la pianura, dai Magredi al Tagliamento, e accanto al boschetto con i cervi al pascolo, l’ accogliente “Antica trattoria Vignaè il luogo ideale per concludere l’esperienza prima del rientro a Spilimbergo.

Chiesa di Borc e Villa Sulis a Castelnovo del Friuli

All’ombra dei tralci della vecchia vigna o riscaldati sulle panche in legno che attorniano il tradizionale fogolàr friulano, un gustoso “toc’ in braide” e altre ricette friulane interpretate dalla cuoca Mady, con passione, ricerca, piacere e amore, sono spesso preparate con prodotti riconosciuti “presidio slow food “.

“Antica trattoria Vigna” – loc. Costa di Castelnovo del Friuli

A breve distanza la rinomata Cantina, “I vini di Emilio Bulfon” con l’assaggio dei pregiati vini autoctoni offre un’ esperienza da provare, ma questa è un’altra storia…

Cantina “I vini di Emilio Bulfon” – Valeriano

Non esitare a contattarmi se vuoi ricevere la traccia GPS del percorso!

(Clicca sulle parole di colore verde per aprire i link d’approfondimento).


Cycling through the prairie of Friulian Magredi to learn about ceramics made on the right bank of Tagliamento river

(For this route about 65 km, I recommend carrying saddlebags or a backpack as you won’t certainly go back home empty-handed).

West of Spilimbergo, on the high plain of western Friuli, where the waters of Cellina and Meduna torrents converge and sink into a water table, a lean and stony prairie, known as “Magredi nature park”, borders the mountainous profile of Piancavallo and the Friulian Dolomites and reveals is the right environment for a day’s cycling in silence and solitude.

In summer the shade of the vegetation is rare and in winter the sharp bora wind from the east hisses unhindered through these arid meadows, similar to the immense Hungarian puszta.

The uneven, rocky roads, characterized by inevitable fords along the riverbed, create a perfect route for the spectacular ‘Italian Baja‘ off-road rally race.

In the surrounding area, permanent meadows, kiwi, apple and peach orchards, vineyards, potato, asparagus, vine-shoots (barbatelle) and poplar groves grow luxuriantly thanks to the abundance of water in this area, and secondary roads allow relaxed cycling, perfect for letting all thoughts fly away.

Life in the small, rural, earthy-smelling villages along the line of the resurgences is slow, with the ever-present public fountain waiting for cyclists to stop and refill their water bottles, as well as the chatter of the inhabitants who meet here.

Coexistence with local traffic is easy, and often it is carts or tractors that remind us that we are travelling along a provincial road.

If you are looking for minor roads, Friuli is also a road cycling paradise.

Close to the alluvial plain a snack at the Cantina “I Magredi” offers the right boost to reach Castions di Zoppola.

In addition to the oldest distillery in Friuli-Venezia Giulia, “Distilleria Pagura“, a stop at the “Fantasie a mano” pottery workshop offers a creative experience that leads you into the magical world of fantasy and gives your legs a rest.

A fountain in front of the entrance is the perfect place to cool off. Several heart-shaped metal moulds hanging from tree branches convey that love is in the air.

A curious note: in this municipality, every house has its own artesian well and there is no municipal water supply.

In the workshop, a wide and varied display of little objects makes it difficult to choose what to buy, but you won’t be able to leave without a precious load which will be useful for each one of your celebrations.

Anna Maria’s passion for her creations is exciting, so much so that the desire to enrol in her courses is spontaneous.

Brushes and colours have been her trusted companions since childhood, and like a thaumaturge she transforms beauty into hand-decorated ceramic objects, one by one.

At the school in Faenza, she learnt to give shape and colour to her creations which are characterised by their tiny size and delicate shades, the full expression of her gentle soul.

It is a ‘blessing’ to listen to her, because she conveys the joyful emotion of someone who practises this ancient art with extreme patience and passion.

There is no judgement while you work, only encouragement to get into the habit of looking at things you cannot see and an invitation to listen to yourself.

She teaches you to sink your hands into the clay and look for a form, through the awareness of emotions and self-knowledge, so as not to reproduce sterile copies, but only expressions of your own self.

The amorphous clay pat is alive and waiting for the demiurge, that is in all of us, to turn the material into a soul.

The desired amount of clay is cut with a special wire, then your hands knead, heat and beat it vigorously until it becomes malleable.

Only then, with a large rolling pin, the sheet, where the relief and shape will be impressed, is prepared.

Haste is not contemplated in this work, because even the simple air-drying of the objects is slow and respects the weather to ensure the final “leather hardness”.

Sponging process softens and smooths out the flaws in the object which is then kiln fired. The thickness of the creation dictates the curve of the firing time.

Once again, it is compliance with time, necessary so that no molecule of water remains trapped in the material, which imprints the learning of the value of slowness: an average of 24 hours until complete cooling.

The hands distributing the colours of the sub-crystalline and crystalline, with a brush, on the created piece of art, transmit the mood of the moment to the object, which finally comes to life after a second firing.

An experience to be lived is discovering the ancient way of knowledge, with its strong symbolic-archetypal meaning, expressed through the four natural elements, Water, Earth, Fire and Air, which manifests itself through a person’s dialogue with ceramics and the sense of freedom that one feels when cycling.

From this experience, I find that both of us have a certain sympathy for too many ideas to implement in one lifetime!

On the way back the wind whistles through the treetops as if to remind me of the spirit of Harry Bertoia through his “Diamond-chair” that towers in the little square of the small village of S.Lorenzo.

Not far away, the ancient village of Valvasone is an excellent starting point for historical curiosities. The spectacular little theatre in the castle, one of the smallest in Italy, is a gem.

Your legs turn light and a general sense of well-being and satisfaction from so many solicitations motivates you to reach the hills of Castelnovo del Friuli, “pottery town” where the Archaeological Collection of Villa Sulis catapults you back in time to ceramic artefacts dating from the middle to the end of the 16th century.

The hilly “labyrinth town” is mainly made up of sandstone, marl and clay and among the stones and streams of the Crùz locality it is still possible to find pieces of crockery and traces of the ancient kiln, as well as finding the precious sediment in nature.

The Savorgnàn family, owners of the feud during Venetian domination, controlled the production and sale of this pottery, which was used to accompany foodstuffs along the nearby historic trade routes.

At the foot of the neighbouring church of Borc, built on the ruins of a medieval castle on the hilltop overlooking the plain extending from Magredi to Tagliamento, and next to the grove where grazing deer can be spotted, the welcoming “Antica trattoria Vigna” is the ideal place to end the experience before returning to Spilimbergo.

In the shade of the vine shoots of the old vineyard or warmed up on the wooden benches, surrounding the traditional Friulian fogolàr, a tasty “toc’ in braide” and other Friulian recipes interpreted with passion, research, pleasure and love by the cook Mady, are often prepared with products known as “slow food presidia”.

A short distance away, the renowned wine cellar, “I vini di Emilio Bulfon“, with the tasting of fine native wines, offers an experience to be tried, but that’s another story…

Do not hesitate to contact me if you would like to receive the GPS track of this route!

(translation by Marta De Rosa)