Un prodotto tradizionale friulano

Giannino Cozzi – azienda agricola I Secui

Il mercato settimanale del sabato a Spilimbergo è una tradizione che nasce dalla storia identitaria della città che sin dal medioevo è stato luogo cruciale di incontri e scambi commerciali.

L’angolo nord-est di Piazza Garibaldi era metodicamente occupato dalle “Rivindicules”, intraprendenti e tenaci donne che scendevano dalle Valli limitrofe per vendere i prodotti dei loro orti.

Rivindicules

Una di queste, “La Tunina da le semences” sin dagli anni ’30 deteneva a Castelnovo del Friuli la preziosa semenza della cipolla rosa della Val Cosa per venderla al mercato del sabato; era la vicina di casa della madre di Giannino Cozzi.

Dalle informazioni storiche si sa che questa cipolla veniva coltivata a Castelnovo sin dagli inizi del 1800.

Castelnovo del Friuli – Località Vigna – Az Agricola I Secui

Giannino, appassionato orticultore, memore dei ricordi familiari sulle coltivazioni locali del dopoguerra, negli anni ’80 ha incominciato a ricercare questa semenza andata persa negli anni a causa dello spopolamento delle campagne e l’abbandono dei campi.

I semi furono finalmente ritrovati da un suo caro amico, Celio, e da allora iniziarono a seminare nei rispettivi orti familiari.

Successivamente i tecnici dell’ERSA guidarono questo importante percorso di recupero e promozione dell’ortaggio, un alimento povero, ma ricco di storia e preziose note di gusto per il raggiungimento del marchio sia della Cipolla Rosa della Val Cosa che del Cavolo Broccolo Friulano.

Cipolla rosa della Val Cosa – Az Agricola I Secui

Fu affinata la tecnica di coltivazione rigorosamente naturale come alle sue origini e fu adottata la pratica agronomica del sovescio che consiste nell’interramento di apposite colture per mantenere fertili i terreni.

Giannino Cozzi, Az Agricola I Secui

Finalmente in tutta la Val Cosa ritornò a diffondersi questo eccellente ortaggio e oggi il lungo operato di Giannino che ha successivamente fondato l’azienda “I Secui”, in località Vigna di Paludea, viene raccolto e continuato anche dal genero Denis, la figlia Antonella e le nipoti: una certezza che la preziosa semente continuerà a vivere.

Giannino Cozzi

Un esempio di come il forte legame tra i luoghi ed i suoi abitanti consente di ritrovare l’equilibrio ed il rispetto per la natura, i produttori ed i prodotti della terra.

Questa cipolla di media dimensione ha un bulbo leggermente appiattito con apice doppio o singolo; sfoggia una tipica colorazione rosa, dal gusto dolce, delicato e gradevole, dalla consistenza croccante e mai piccante, perciò può essere consumata sia cotta che cruda.

Oltre alla semenza la particolarità della cipolla rosa della Val Cosa deriva anche dalla peculiarità dei terreni argillosi, silici e quarzosi e dal microclima di questo straordinario luogo nel Friuli collinare.

Coltivazione della Cipolla Rosa della Val Cosa presso Az Agricola I Secui – Vigna di Castelnovo del Friuli

Al fine di salvaguardare un prodotto così particolare, fu costituita anche un’ Associazione “Le Rivindicules” che insieme a Pro Loco e Amministrazione Comunale dal 2003 nella bella cornice di Villa Sulis ogni anno organizza un’originale mostrail gno Ort” che raccoglie un insieme di rarità orticole e non solo, e che richiama intenditori anche da fuori Regione.

Villa Sulis a Castelnovo del Friuli

Dal 2008 la cipolla rosa della Val Cosa è l’unica ufficialmente riconosciuta dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali con il marchio PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale), prodotto tradizionale del Friuli, in quanto coltivata nello stesso luogo per più di 23/25 anni. Il marchio “Cipolla Rosa della Val Cosa” è anche registrato alla Camera di Commercio di Pordenone.

Bulbo di Cipolla Rosa della Val Cosa

L’amabilità caratteristica di questo ortaggio che risaputamente è la base di tante ricette culinarie, lo rende ricercato dai migliori cuochi e da tanti appassionati di cucina alla ricerca di un cibo dal sapore “slow”, cioè buono, sano e giusto.

Con questo ortaggio di prima qualità sono state create anche delle composte conservabili, preparate in agrodolce con zucchero o miele o aceto di mele o aceto balsamico, a seconda delle ricette.

Composta di Cipolla Rosa della Val Cosa “I Secui”

Nelle cucine della zona questa composta viene spesso servita sopra una tartina di pane e formaggio salato, ma la creatività delle proposte lascia sempre a bocca aperta anche il miglior gourmet.

Cipolla rosa della Val Cosa

PROVA LA RICETTA di MarinaSpili:

Filetti di Maiale (Lovison) e Cipolla rosa della Val Cosa (I Secui)

Ingredienti per 4 persone:

500 gr. Filetti maiale

200 gr. Cipollle rosa della Val Cosa

1 cucchiaio di senape piccante

2 cucchiai di miele di acacia

olio extravergine d’oliva q.b.

burro q.b.

vino Franconia q.b.

1 mela

sale/pepe

Preparazione:

Stufate lentamente le cipolle tagliate sottili in una padella con un cucchiaio d’olio ed il vino rosso, sale e pepe per circa 20 minuti fino a che non risulteranno morbide.

Tagliare il filetto a fette alte circa 3 cm. In una padella scaldare un po’ d’olio e burro e rosolare e sigillare la carne per circa 2 minuti per lato, poi chiudere il fuoco.

Mescolare la senape, il miele, la mela, sale e pepe e versarla nella padella con i filetti cotti e far insaporire per alcuni minuti per caramellare delicatamente il composto e creare un gradevole contrasto di sapori.

Servire i filetti sul letto di cipolle.

Per acquisti :

Azienda agricola “I Secui”

Loc.Vigna,29 – Castelnovo del Friuli- PN

e-mail : az.isecui@gmail.com

tel. 338-2362631


Discovering the pink onion in Cosa Valley

My recipe with a “slow food” product that grows a few steps from home

The weekly Saturday market in Spilimbergo is a tradition that is born from the history of the city’s identity, which since the Middle Ages has been a crucial place for meetings and trade.
The north-eastern corner of Piazza Garibaldi was methodically occupied by the “Rivindicules”, enterprising and tenacious women who came down from the neighbouring valleys to sell the products of their gardens.

One of these, “La Tunina da le semences” since the 30s held in Castelnovo del Friuli the precious seed of the pink onion of Cosa Valley to sell at the Saturday market, was the neighbor of the mother of Giannino Cozzi.
Historical information shows that this onion has been grown in Castelnovo since the beginning of the 1800s.

Giannino, a passionate horticulturist, mindful of family memories of local cultivation after the war, in the 80s began to search for this seed lost over the years due to the depopulation of the countryside and the abandonment of the fields.

The seeds were finally found by a dear friend of his, Celio, and from then on they began to sow in their respective family gardens.

Subsequently, the ERSA technicians guided this important path of recovery and promotion of the vegetable, a poor food, but rich in history and precious notes of taste for the achievement of the mark of both the Pink Onion of Val Cosa, and the “Friulian Broccolo Cabbage”.

The rigorously natural cultivation technique was refined as at its origins and the agronomic practice of green manure was adopted, which consists in burying special crops to keep the soil fertile.

Finally, this excellent vegetable returned to spread throughout in the Cosa Valley and today the long work of Giannino, who later founded the company “I Secui”, in the locality of Vigna di Paludea, is collected and continued by his son in low Denis, his daughter Antonella and grandchildren: a certainty that the precious seed will continue to live.

An example of how the strong link between the place and its inhabitants allows to find the balance and respect for nature, producers and products of the land.

This medium-sized onion has a slightly flattened bulb with a double or single apex; it has a typical pink colour, with a sweet, delicate and pleasant taste, a crispy and never spicy consistency, therefore it can be eaten both cooked and raw.

In addition to the seed, the peculiarity of the pink onion of the Val Cosa also derives from the peculiarity of the clay, silica and quartz soils and from the microclimate of this extraordinary place in the Friuli hills.

In order to safeguard such a particular product, an Association “Le Rivindicules” was also set up, which together with Pro Loco and the Municipal Administration since 2003 in the beautiful setting of Villa Sulis every year organizes an original exhibition “il gno Ort” that gathers a collection of horticultural rarities and not only, and that attracts connoisseurs from outside the region.

Since 2008, the pink onion from Cosa Valley is the only one officially recognized by the Ministry of Agriculture, Food and Forestry with the mark PAT (Traditional Agri-food Product), a traditional product of Friuli, as it is grown in the same place for more than 23/25 years. The trademark “Cipolla Rosa della Val Cosa” is also registered with the Chamber of Commerce of Pordenone.

The characteristic amiability of this vegetable, which is known to be the basis of many culinary recipes, makes it sought after by the best chefs and many cooking enthusiasts looking for a food with a “slow” flavor, that is, good, healthy and fair.
Together with the onion from Cavasso, the Pink Onion from Val Cosa has been declared a “Slow Food Presidium”.

With this top-quality vegetable, we have also created sweet-and-sour preserves with sugar, honey or apple vinegar.

In the kitchens of the area, this compote is often served over a canapé of bread and salted cheese, but the creativity of the proposals always leaves open-mouthed even the best gourmet

TRY MarinaSpili RECIPE:
Pork fillets (Lovison) and pink onion from Cosa Valley (I Secui)
Ingredients for 4 people:

500 gr. Pork fillets
200 gr. Pink onions of Cosa Valley
1 tablespoon of spicy mustard
2 tablespoons of acacia honey
extra virgin olive oil to taste
butter to taste
Franconia wine to taste
1 apple
salt/pepper

Preparation:
Slowly stew the finely chopped onions in a pan with a tablespoon of oil and red wine, salt and pepper for about 20 minutes until they are soft.
Cut the fillet into slices about 3 cm high. Heat a little oil and butter in a frying pan and brown and seal the meat for about 2 minutes on each side, then close the heat.
Mix the mustard, honey, apple, salt and pepper and pour it into the pan with the cooked fillets and leave to gain flavor for a few minutes to gently caramelize the mixture and create a pleasant contrast of flavors.
Serve the fillets on a bed of onions.

For purchases:
Farm “I Secui”
Loc.Vigna,29 – Castelnovo del Friuli- PN
e-mail : az.isecui@gmail.com
Tel. 338-2362631