Sulla riva destra del fiume Tagliamento, ai piedi delle colline della pedemontana del Friuli Occidentale sorgono due luoghi che devono all’acqua parte della loro storia e della loro fortuna: Spilimbergo e Maniago.
Il primo ha saputo ingegnosamente utilizzare i sassi dei fiumi per trasformarli nell’arte del mosaico e del terrazzo; il secondo ha intelligentemente incanalato le rogge dei torrenti e costruito mulini e battiferri sin dal 1400, per creare prima attrezzi agricoli e utensili, poi armi per la Serenissima, infine lame, coltelli e forbici.
Roggia ManiagoLibero Museo arte fabbrile Maniago
Entrambe le città sono oggi conosciute in tutto il mondo soprattutto come Spilimbergo “Città del mosaico”, sede di molti laboratori d’arte musiva e della prestigiosa Scuola Mosaicisti del Friuli, sorta nel 1922; Maniago “Città dei coltelli” ispiratrice di un distretto costituito da molte aziende specializzate nell’arte fabbrile con interessanti spacci.
Coltelleria Be.Di.Ma. Coltelleria FAMA
Nella storia hanno ricoperto un ruolo strategico per la loro felice posizione: Spilimbergo posto a ridosso del guado sul fiume Tagliamento, lungo le antiche vie di pellegrinaggio e mercantili; Maniago, cruciale snodo viario che conduceva dalla pianura ai passi montani attraverso le valli Cellina, Colvera e Tramontina.
Val Tramontina
Oggi sono validi punti di partenza per innumerevoli itinerari naturalistici sia a piedi che in bicicletta che soddisfano il piacere di mantenere il contatto con la natura e apprezzare la lentezza del vivere.
Barcis Maniago
Tra questi due poli si sviluppa un interessante percorso ciclistico ad anello, su asfalto, attraverso strade poco frequentate che tocca luoghi isolati immersi nel verde della natura o piccoli centri rurali dei magredi e consente di apprezzare l’offerta culinaria e artigianale tipica della zona.
Frisanco
Ciclovia FVG3
Complessivamente sono 60 km, con un dislivello di circa 500m. che può essere suddiviso in due giorni per essere comodamente apprezzato.
Anello ciclistico Maniago – Spilimbergo
Una valida cena pre-partenza è la prima tappa d’ obbligo per ogni ciclista.
Trattoria Alla Casasola – Maniago
La partenza avviene dalla piazza centrale di Maniago e da via Dante si giunge nei pressi del torrente Còlvera, dove nacquero le prime coltellerie, diffusasi poi in tutta la città ed i dintorni.
Maniago
Per i collezionisti e gli amanti dell’arte antica, un luogo singolare offre una vasta gamma di riproduzioni di spade, daghe e altre armi antiche, dall’età del bronzo al diciasettesimo secolo.
Percorrendo la ciclovia FVG3 si incontra il paese di Fanna, dalle tipiche case a corte, conosciuto per il recupero e la vendita di meli antichi dove si possono sperimentare istruttivi percorsi di visita.
Az.agricola Sapori Dimenticati – Fanna Associazione Mele Antiche – Fanna
Riempire le borracce con il succo di mele biologico, venduto a Km.0 aiuta la pedalata sciolta ed energica
Proseguendo si giunge a CavassoNuovo, Comune dalle origini celtiche, devastato dal terremoto del 1976 e sapientemente ristrutturato che nel “Palazàt” racchiude la storia, le arti e le tradizioni della vita contadina e dell’ emigrazione.
Cavasso Nuovo
Guadagnarsi il sostenentamento era impresa ardua e nel secolo scorso si deve alle donne, “Le Rivindicules des semences” di Castelnovo del Friuli, la specializzazione nella produzione del seme della cipolla, se oggi la Cipolla di Cavasso e della Val Cosa è stata riconosciuta presidio Slow Food del Friuli Venezia Giulia.
Eccellenti confetture di cipolla abbinate spesso ai formaggi, competono con le più rinomate mostarde sulle migliori tavole.
az.agricola Federica Zerbato – Colle di Arba
Da Orgnese per strada minore si attraversa la SR464 per incontrare le pacifiche località campestri di Arba e Tesis e proseguire fino all’incontro con la SP53 che conduce diritti a Spilimbergo dove, gratuitamente, gli Accoglitori di Città dell’Ufficio Turistico fanno scoprire, in modo inedito e curioso, l’antico Borgo medioevale.
Spilimbergo Spilimbergo
Percorrendo la “palestra a cielo aperto” degli Spilimberghesi si incontra un grazioso B&B rinomato per le sue proverbiali colazioni o, poco più avanti, a Borgo Ampiano, un accogliente ristorante e albergo “amico della bicicletta” offre un piacevole pernottamento.
Per strada di campagna si giunge ad Usago, dove si prepara il tipico “Formaggio salato” in apposite salamoie in pietra che merita essere assaggiato.
Formaggi tipici friulani
Da Travesio si percorre la ciclovia FVG3 dove troneggia l’antico maniero di Toppo, uno dei Borghi più belli d’Italia, e si incontra il campo di atterraggio per il volo libero, molto frequentato soprattutto da stranieri.
Meduno
Un tagliere di affettato o una dissetante bevanda salutare ai fiori di sambuco o poco più avanti un eccellente gelato rendono piacevole l’arrivo a Meduno, punto d’imbocco della suggestiva Val Tramontina che attraverso il passo Rest conduce in Carnia.
Lago di Redona – Tramonti di Sotto
Anche osservando l’architettura delle abitazioni tipiche si comprende parte della storia della zona: le case con i ballatoi in legno scuro, che venivano utlizzati per l’essicazione dei raccolti, segnalavano la presenza di allevatori e agricoltori, mentre quelle con i loggiati, che servivano per stipare le merci, connotavano le case dei commercianti.
Poffabro
Qualche pedalata in più rispetto all’itinerario, permette di mirare il lago artificiale di sbarramento di Redona che durante il periodo di siccità rivela le suggestive mura dell’antica Movada, ora ricoperta d’acqua.
Movada – Tramonti di Sotto
In zona è consigliabile fare provviste: non sono 100gr. in più che fanno la differenza, perciò una Pitina IGP, una polpetta di carne tritata magra di selvaggina, con spezie e affumicata, prodotta secondo un disciplinare fedele alla tradizione dell’1800, va messa in borsa perchè consente di prolungare nel tempo il piacere di un sapore unico.
Pitina IGP
Prima di giungere al lago di Redona l’itinerario imbocca la Val Muiè, attraversa il fiume Meduna e con alcuni saliscendi raggiunge Navarons, luogo simbolo per l’origine dei motti insurrezionali friulani del 1864 contro il dominio dell’ Impero Austro-Ungarico di Trentino,Veneto e Friuli, e per essere la culla della nota poetessa friulana Novella Cantarutti.
Navarons di Meduno
Una lapide di fronte alla chiesa ricorda l’avventurosa storia che vide coinvolto il minuscolo paesino con grandi personaggi storici del Risorgimento, come Mazzini e Garibaldi.
Se passate di qui il giorno della celebrazione del Corpus Domini rimarrete affascinati dalla festa tradizionale “dell’Infiorata” che ispirò anche la rinomata poetessa nella stesura de “Lis Giois”.
Una sosta all’interno del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane al piccolo museo di Frisanco “Da li mans di Carlin”, racconta l’eccezionale manualità di un abitante che ha ricostruito la vita del borgo, in miniatura, in legno e con l’animazione meccanica.
Frisanco – Museo
Nel mese di luglio è imperdibile il magico appuntamento annuale “Brocante” che mette in scena l’incontro con artisti di circo contemporaneo nelle antiche piazze e nei prati della Val Colvera.
Frisanco
All’incrocio “Le Crosere” storico snodo di antiche mulattiere e sentieri, svoltare a destra per avviarsi verso il successivo bivio che immette nella verde e tranquilla Valle dei Landris, un tempo unico collegamento all’interno della valle: qui comprenderete il piacere di ascoltare “il silenzio assordante”.
La presenza di folti castagneti del 1600, che hanno segnato l’economia del luogo, oltre che per il legname, anche per i frutti da cui venivano estratte la farina ed i tannini utilizzati per la concia delle pelli, avvolge la pedalata entro un contesto isolato, permeato solo dalla quiete del bosco.
Poffabro
Un’ultima salita fino al semplice e genuino borgo di Poffabro, insignito della bandiera arancione dal Turing Club Italiano, paga egregiamente lo sforzo.
Poffabro
La pietra calcarea tagliata a vivo ed il legno dei ballatoi sono in armonia perfetta e perdersi tra scalinate e corti sovrastate da stretti archi è uno dei modi migliori per visitarlo, specie a dicembre, quando la Comunità trasforma uno dei “Borghi più belli d’Italia” in una scenografica esposizione di presepi.
Originali e tipiche del luogo le calzature in velluto con i ricami, chiamate “Scarpeti”, in uso ancor oggi soprattutto tra gli anziani.
Le Scarpèti della Val Colvera
Frico, polenta, blecs, formadi Frant, il classico crostino con uovo e funghi o l’immancabile pitina, prodotti friulani di qualità e stagionali, fanno venire l’acquolina in bocca. La strada fino all’arrivo sarà poi tutta in discesa perciò è bene approfittarne!
Formaggio “Formai dal Cit”
A fondo valle una sosta al laboratorio della ceramista professionista Lauren Moreira che nel 2014 ha ideato il progetto di ampio respiro “more clay less plastic”, riempie gli occhi di Bellezza e fa riflettere sulle azioni di cura della Terra.
Lauren Moreira – Frisanco
Quindi lanciate le bici “a bomba” in discesa lungo la vecchia strada che costeggia la forra, tra la località Còlvere e Maniago, (interessante per gli appassionati d’arrampicata) e sarete così rientrati velocemente alla base da cui siete partiti.
Una attrezzata area di sosta gratuita, sia a Spilimbergo che a Maniago, attende eventuali camperisti.
20 reasons to ride along an asphalt ring-route between Maniago and Spilimbergo
On the right bank of Tagliamento river, at the foothills of Western Friuli, there are two places that owe part of their history and wealth to water: Spilimbergo and Maniago.
The first has ingeniously used the stones of the rivers to turn them into the art of mosaic and the popular “terrazzo”. The second has cleverly channelled the irrigation ditches of the streams, built mills and iron beaters since 1400 to create first agricultural tools and utensils, then weapons for “Serenissima”, and finally blades, knives and scissors.
Nowadays both cities are today known all over the world. Spilimbergo, the “City of Mosaics”, is home to many mosaic art workshops and the prestigious Friuli School of Mosaic, founded in 1922. Maniago, the “City of knives” hosts a district made up of many companies specialising in the art of steel craftwork and interesting shops.
Both have played a strategic role in history because of their fortunate position: Spilimbergo is located close to the ford of Tagliamento river along the ancient pilgrimage and merchant routes. Maniago is a crucial road junction that leads from the plain to the mountain passes through Cellina, Colvera and Tramontina valleys.
Today they are perfect starting points of countless naturalistic itineraries, both on foot and by bike, that satisfy the pleasure of maintaining contact with nature and appreciate the slowness of life.
Between these two poles there is an interesting asphalt ring cycling route. It runs on little frequented roads, passing by isolated places immersed in the green of nature, small rural centres of magredi and it allows you to appreciate the typical culinary and artisan proposals of the area.
Altogether there are 60 km, with a difference in altitude of about 500 metres that can be split into two days to be comfortably appreciated.
A good pre-departure dinner is a must for every cyclist.
The departure is from the central square of Maniago and going along Dante street you arrive near the Colvera torrent, where the first cutleries were born and then spread throughout the city and its surroundings.
For collectors and lovers of ancient art a unique place offers a wide range of reproductions of swords, daggers and other ancient weapons from the Bronze Age to the seventeenth century.
Walking along FVG3 cycle route you come across the village of Fanna, where typical courtyard houses can be admired. It is also known for the recovery and sale of ancient apple trees where enthusiasts can experience instructive tours.
Filling your bottles with locally produced organic apple juice helps you to pedal smoothly and energetically.
As we carry on we reach Cavasso Nuovo, a village of Celtic origins, devastated by the 1976 earthquake and skilfully restored. The “Palazat” contains the history, arts and traditions of rural life and emigration.
Earning livelyhood was an arduous task. In the last century some women, “Le Rivindicules des semences” of Castelnovo del Friuli, who specialised in the production of onion seeds, allowed the recognition of the onion of Cavasso and Val Cosa as a Slow Food Presidium of Friuli Venezia Giulia.
Excellent onion jams, often combined with cheese, compete with the most renowned mustards on the best tables.
From Orgnese, along a minor road, you cross the SR464 to come across Arba and Tesis, peaceful rural villages, and continue until you reach SP53 which leads straight to Spilimbergo where, free of charge, the “City Greeters” will tell you how to discover the ancient medieval village in a new and unique way.
Walking along “Spilimberghesi’s open-air gym” you will find a nice B&B renowned for its proverbial breakfasts and, a little further on, in Borgo Ampiano, a cosy restaurant and bike friendly hotel which offers pleasant overnight stays.
Along the country road you reach Usago, where stalwart Rosina makes the typical “Salty Cheese” in ancient special tubs. It is worth tasting it.
From Travesio you follow the FVG3 cycle route where the ancient castle of Toppo, one of the most beautiful villages in Italy, stands out. Here you will find a free flight landing field, very frequented above foreigners.
A taste of cured meat, a refreshing elderflowers drink or an excellent ice cream make pleasant the arrival in Meduno, which is the starting point of the suggestive Val Tramontina that leads to Carnia through the Rest Pass.
Even if you look at the architecture of local typical houses you can understand part of the history of the area: the houses with dark wooden balconies, which were used for drying the crops, indicated the presence of farmers and breeders, while the ones with loggias, used for stocking goods, belonged to merchants.
A short ride further, will lead you to admire the artificial dam of Redona. During the dry period the lake reveals the suggestive walls of the ancient hamlet of Movada, now covered with water.
Grocery shopping is advisable in the area: 100gr. more weight in your backpack will not make any difference in efforts. Therefore a Pitina IGP, should be put in your bag because it allows to prolong the pleasure of a unique taste. It is a meatball of lean minced game meat, flavoured with spices and then smoked, produced according to a specification faithful to the tradition of 1800.
Before reaching Redona Lake, the itinerary enters the Muiè Valley, crosses the Meduna river and, with some ups and downs, reaches Navarons, the symbol of the origin of 1864 Friulian insurrectional mottos, against the dominion of the Austro-Hungarian Empire of Trentino, Veneto and Friuli, and for being the country of birth of the famous Friulian poetess Novella Cantarutti.
A plaque in front of the church recalls the adventure that involved the tiny village with great historical figures of the Renaissance, such as Mazzini and Garibaldi.
If you pass by here on Corpus Domini celebration day you will be fascinated by the traditional festival “Infiorata” which also inspired the famous poetess in drafting “Lis Giòis” work.
A stop inside the Natural Park of Friulian Dolomites at the small museum of Frisanco “Da li mans di Carlin” is a must. You will enjoy the exceptional manual skill of an inhabitant who reconstructed the life of the village in a wooden miniature and with mechanical animation.
In July the magical annual “Brocante” event is not to be missed. It stages the meeting among contemporary circus artists in the ancient squares and meadows of Val Colvera.
At the crossroads “Le Crosere” historical junction of ancient mule tracks and paths, turn right to go towards the next junction that leads to the green and quiet Landris Valley which was the only connection within the valley: here you will understand the pleasure of breathing “the deafening silence”.
The presence of thick chestnut groves dating back to 1600 envelops the ride in an isolated context, permeated only by the quiet of the woods. These trees have marked the economy of the place, not only for the wood, but also for the fruits from which the flour and tannins used for the tanning of the skins were extracted.
A last climb up to the simple and genuine village of Poffabro, awarded the orange flag by the Italian Turing Club, rewards all your efforts.
Raw-edged limestone and the wooden balconies are in perfect harmony. Getting lost among stairs and courtyards, overlooked by narrow arches, is one of the best ways to visit it, especially in December, when the Community turns one of the “Most Beautiful Villages in Italy” into a spectacular exhibition of cribs.
“Scarpeti”, typical velvet embroidered shoes, are still in use today especially among the elderly.
Frico, polenta, blècs, formadi Frant, the classic crouton with egg and mushrooms or the unmissable pitina, quality and seasonal Friulian products, make your mouth water. The road up to the arrival will then be all downhill so it is good to take advantage of it!
At the bottom of the valley, a stop at the workshop of the professional ceramist Lauren Moreira, who in 2014, conceived the wide-ranging project “more clay less plastic”, fills the eyes with beauty and makes you think of the actions of caring for the Earth.
Ride your bikes full speed downhill along the old road that runs alongside the gorge, between Còlvere and Maniago, (interesting for climbing enthusiasts) and you will quickly get back to your starting point.
An equipped free parking area in both Spilimbergo and Maniago awaits any campers.
(English translation by Marta De Rosa)
03/10/2020 alle 4:46 pm
Grazie cara Marina, che bel viaggio virtuale che abbiamo fatto in questa bella zona. Ma anni fa con la Mariucci abbiamo visto tutta zona anche in settembre/ottobre! Dolci ricordi! Oggi piove tutta la giornata, leggere il giornale e poi un libro… abbiamo avuto mesi di bel tempo, ora arriva l’autunno. Alberi e boschetto vicino la casa ancora tutti verdi. La Mirella, Ruud e le ragazze tutti bene. Stefanie e Marina studiano e sono soltanto sabato e domenica a casa…. non sempre. La Vivienne più grande di me….. ancora a casa. Una vera signorina con occhi blue! Noi due bene, ogni giorno qualcosa da fare, una camminata o le spese, pulire omil bucato. Io vado ogni lunedì mattina fare il Pilates…. mi fa bene. Poi vado già da anni con un gruppetto di donne nella biblioteca a parlare del libro che abbiamo letto. Tutte lo stesso libro, e molto interessante ad ascoltare la opinione d’un altro. Henk ha le sue riunione di bridge con amici e Rotary. La mancanza del Sander resterà per noi per sempre un grande vuoto!! La Esther e la Paula hanno preso la B.A. All’Università di Sydney. Col Zoom abbiamo potuto vedere la Aula. Sono state tutte e due così brave. Col virus Corona non possono viaggiare per il momento. Tutti bisogniamo adattarsi alla nuova situazione. Niente Friuli! Ci dispiace molto, perché gli anni passano.nCome è andata la vendemmia, Mariucci? Buon vino per l’anno prossimo?Thomas lavora alla banca G.S. New York. Di grazia che abbiamo la possibilità del w.a. Skype ed email. Lui non si lamenta mai, perché gli interessa il suo lavoro, qualche volta lo vediamo con amici in una barca da velo, divertendoci. Cara Marina saluti al Bruno, la Lucia e la Marta, Gian Pietro e la Monica ed alla mamma un abbraccio virtuale. Ciao, mandateci tutte le vostre avventure…… ma state prudenti. Henk ed Ilda
Verstuurd vanaf mijn iPad
>